Moda: come difendersi dal falso?

Il problema dei falsi colpisce ogni giorno il mondo della moda e lo danneggia in modo irreparabile. Le contraffazioni interessano migliaia di capi, di accessori e vengono distribuite spesso impunemente in ogni angolo d’Italia. Da nord a sud non c’è differenza sulla mole del problema, in quanto basta passeggiare per qualsiasi città per incontrare venditori di vere borse Gucci e di realissimi foulard Hermés.

Problema sociale ed educativo

Il problema è sicuramente sociale, ma può essere combattuto innanzitutto con un’educazione che inizi dal basso. Far comprendere che dietro ai capi contraffatti si nasconde lavoro spesso minorile e sfruttato, tinte magari tossiche e materie prime ricche di sostanze nocive è il primo passo per combattere questa pratica che soffoca il lavoro reale e il pregio del made in Italy. Detto questo, esistono delle metodologie che possono permettere di comprendere il ‘falso’ e quindi di difendersi anche se l’acquisto viene realizzato in un negozio oppure on line.

Come si riconosce un falso

Le borse di pregio sono spesso numerate e si può risalire alla numerazione nel sito web della casa produttrice. I dettagli sono inoltre specifici e rimandano all’originalitrà del pezzo. E’ buona norma informarsi sulle caratteristiche che una certa borsa deve avere e confrontarle scrupolosamente quando si sta acquistando un modello. Alcune case di moda propongono una sorta di ‘carta di identità dell’accessorio, il quale manca assolutamente nel caso di copie.

Qualche famoso esempio di falso

Per quanto riguarda i capi di abbigliamento possiamo analizzare uno dei capi più contraffatti di tutti i tempi: la polo della Lacoste. Nell’originale polo, il coccodrillo che identifica il brand è di un bel verde smeraldo e le cuciture a contrasto sono raffinate e ben tese. Queste caratteristiche difficilmente si ritrovano nel falso, il quale propone cuciture che si sfaldano e un coccodrillo poco credibile… La stessa regola vale per i foulard di Hermés, altro capo super preso di mira da chi opera nella contraffazione. Le stampe sono in questo caso uniche, la seta è immediatamente percepibile come tale e le cuciture sono raffinatissime. I foulard falsi non possono permettersi una seta cangiante come materia prima, ma un surrogato speso spalmato di siliconi per apparire morbido al tatto.

Può capitare che alcuni negozi espongano merce contraffatta. Se ce ne accorgiamo è buona norma segnalare il caso alla Guardia di Finanza, la quale provvederà a fare gli accertamenti del caso. La stessa operazione deve essere fatta se si acquista un capo o un accessorio sul web e ci si accorge che si tratta di un falso.  Ricordiamoci inoltre che molte maison di moda danno l’esclusiva di vendere le loro creazioni solamente ad un portale. E’ questo il caso delle borse Luis Vuitton, le quali possono essere reperite online solamente nel portale eluxury.com. Ogni borsa incontrata in rete ad un altro indirizzo può essere un falso. E’ buona norma leggere nel sito ufficiale della maison quali siano i punti vendita autorizzati e recarsi presso di loro. Anche acquistare on line dalle boutique virtuali dei portali è una scelta intelligente, in quanto si è certi che la merce non sia falsata, ma che appartenga al 100% al brand.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *