Martina Pelone: recitare per sensibilizzare — la voce di un’attrice impegnata

Martina Pelone è un’attrice italiana che ha costruito il suo percorso interpretativo con passione, versatilità e impegno sociale. Attraverso esperienze sul palcoscenico, nel cinema e nella pubblicità, ha partecipato a progetti che hanno una forte componente educativa: spot contro la violenza sulle donne, campagne di sensibilizzazione sul cyberbullismo, e fiction con tematiche attuali.
Con il progetto Map to the Stars e altri spot pubblicitari importanti, Martina ha scelto non solo di recitare, ma di dare voce a cause che contano. In questa intervista racconteremo le sue scelte artistiche, il senso del messaggio nei suoi ruoli e il suo rapporto con il mestiere dell’attrice oggi.

Lo spot contro la violenza sulle donne / “Map to the Stars”-  Come ti sei avvicinata a questo progetto? Raccontaci cosa ha significato per te interpretare un ruolo in uno spot con un messaggio così forte, e che impatto emotivo ha avuto recitarlo.

“Per me è stato molto importante soprattutto per il tipo di tematica di cui si sarebbe parlato. Un qualcosa di cui sembra purtroppo ancora oggi essere sempre più nel quotidiano. Di cui ogni donna ovviamente ognuna in maniera diversa ha subito almeno una volta nella vita. Penso sia importante fare tutto questo per informare e sensibilizzare su un argomento così delicato” 

Lo spot contro il cyberbullismo – Quando reciti in spot educativi o di sensibilizzazione, spesso ti trovi di fronte a temi delicati. Qual è la tua preparazione emotiva e tecnica per affrontare storie di sofferenza, denuncia o vulnerabilità? Hai un ricordo particolare di una scena che ti ha colpita?

“Per preparare a trattare temi così delicati vedo film o mi informo ascoltando persone che realmente hanno vissuto questo e da li inizio a muovermi su come vivere il personaggio. Portando tutto ciò che ti fa sentire e vivere queste situazioni. Una delle scene più difficili è stata quella di insultare una persona e nello stesso tempo esserne divertita ecco la parte del divertimento sadico è stata la più complicata.”

La tua visione di attrice oggi – In un panorama artistico competitivo, come definisci la tua identità recitativa? Ci sono ruoli, generi o messaggi che ti senti di prediligere perché rispecchiano il mondo che vuoi contribuire a costruire?

“Il mondo artistico di oggi soprattutto in Italia sembra quasi impossibile principalmente perché non danno possibilità da tanti punti di vista. Io sento che posso essere in grado di fare tutto, penso sia sbagliato credere che un artista abbia un limite. Credo in realtà che bisogna provare a cercare di fare tutto anche per poter riuscire a comprendere davvero che cosa siamo in grado di fare e di creare soprattutto con il talento.”

Sogni e progetti futuri – Se potessi scegliere il progetto ideale da interpretare (film, serie, teatro, spot), con quali temi ti piacerebbe confrontarti? Dove vorresti che la tua voce artistica arrivi nei prossimi anni?

“Ovviamente mi piacerebbe moltissimo poter girare dei film non solo da attrice ma perchè no anche da regista in contemporanea. Poi ovviamente vorrei riuscire a realizzarmi non solo nel mio paese ma anche all’estero. Sto per citare una cosa che forse potrebbe farmi sembrare un po’ presuntuosa ma non mi importa. Non so quanto tempo ci vorrà ma in futuro ogni posto è ogni luogo vedrà la mia faccia e ascolterà la mia voce perché sento che sono nata per fare questo mestiere.”

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