Biologa nutrizionista, volto televisivo e professionista che unisce competenza, sensibilità e una comunicazione sempre chiara e accogliente: Lucrezia Calugi è una donna che ha saputo costruire un percorso duplice e armonioso, muovendosi tra il rigore della scienza e la spontaneità del mondo televisivo.
La sua presenza calda e mai sopra le righe, unita a una visione moderna del mangiar bene, la rende una figura capace di parlare alla gente in modo semplice, senza cadere nei cliché estetici imposti dai social.
In questa intervista Lucrezia racconta il suo viaggio personale — dalla timidezza di un tempo alle passerelle che le hanno regalato sicurezza — fino all’esperienza in TV, dove ogni giorno unisce il suo sapere alla voglia di diffondere benessere reale.
Lucrezia, vivi una dimensione professionale doppia: da una parte il lavoro scientifico della biologa nutrizionista, dall’altra il mondo della televisione.In che modo questi due mondi si incontrano e si arricchiscono a vicenda? E quanto è importante oggi parlare di alimentazione non come estetica, ma come benessere autentico, lontano dai canoni irrealistici dei social?
“Questi due mondi si incontrano continuamente, grazie alla televisione ho la possibilità di approfondire tematiche legate all’alimentazione e promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato. Alla base di una buona alimentazione c’è l’educazione alimentare e l’informazione, la tv essendo un mezzo divulgativo si sposa a pennello con queste sue concezioni. Spesso su Internet leggiamo diete miracolose che promettono una perdita di peso grande in poco tempo privando tantissimi alimenti, io ritengo che la dieta vera sia quella adatta alle caratteristiche di ognuno di noi e che non si debba privare nessun alimento ma bilanciare nel giusto modo. La vera dieta è educarci a mangiar bene e vivere la tavola come un piacere, non un obbligo.”
Quanto conta, secondo te, avere una solida formazione per non essere etichettati o fraintesi — soprattutto online, dove circolano tanti “consigli veloci” e spesso poco affidabili?
“La formazione, la cultura ritengo che siano la base di qualsiasi lavoro. Spesso nel mondo della moda o della televisione se non hai una cultura alla base vieni “etichettata” come poco professionale o solo “ bella”. Queste congetture cadono quando alla base hai una formazione.“
Hai raccontato che da ragazza eri molto timida, e che le sfilate di moda sono state un punto di svolta nel tuo percorso personale. In che modo quell’esperienza ha contribuito a farti sentire più sicura, sia davanti alle telecamere che nella vita di tutti i giorni?
“Si, da piccola ero molto timida, ricordo che a scuola diventavo rossa appena il professore mi chiamava. Le sfilate di moda mi hanno aiutata a sentirmi più sicura di me, ad accettarmi e a parlare al pubblico. Tutto questo mi è servito per il mio percorso universitario e per lavorare al pubblico. Adesso il pubblico, la telecamera per me è essere me stessa, è dove riesco ad esprimere ciò che sono senza filtri.”
La televisione oggi è un tassello importante della tua quotidianità. Qual è l’aspetto che ami di più delle tematiche che affrontate nel tuo programma e come lo spazio dedicato alla cucina può diventare uno strumento utile?
“Nella trasmissione trattiamo varie tematiche, io provenendo da un mondo scientifico amo molto la puntata dedicata alla medicina e quella all’agricoltura e ambiente. Ma ritengo che ogni puntata possa contribuire ad arricchirmi, ogni ospite che incontro mi lascia un qualcosa in più , che sicuramente può servire nella vita. La parte più divertente è la cucina lì, oltre che imparare tante ricette posso dare consigli nutrizionali sui piatti realizzati.”

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