Nina Dubzova è molto più di quello che si vede sui social: amante dei cavalli, appassionata di viaggi e portavoce di storie autentiche, condivide la sua vita tra emozioni, sfide e avventure. In questa intervista, ci racconta chi è davvero, i momenti che l’hanno plasmata e cosa significa per lei seguire le proprie passioni.
Spesso sui social si vede solo una parte della persona. Secondo te, cosa c’è di più in Nina Dubzova che il pubblico non immagina subito?”
“Spesso sui social si vede solo una parte di me, quella più curata, più estetica, ma dietro c’è molto di più. In pochi immaginano quanto la mia storia personale abbia inciso su chi sono oggi: sono nata in Russia, in una realtà difficile, e sono stata adottata quando avevo quattro anni. Quell’esperienza mi ha insegnato presto il valore della gratitudine, della resilienza e dell’amore ricevuto. Dietro le foto, dietro ogni sorriso, c’è una ragazza che ha imparato a ricostruirsi, che lavora con costanza e che trova nei cavalli un equilibrio profondo. Quello che non sempre si vede è la parte più sensibile, riflessiva e determinata, quella che non si arrende e che, nonostante tutto, continua a credere nella bellezza delle cose semplici e autentiche.”
Essere stata adottata ha sicuramente contribuito a modellare chi sei oggi. C’è qualche aneddoto o piccolo insegnamento che vorresti condividere con chi ti segue?
“Essere stata adottata è una parte importante della mia storia, ma non la vivo mai come qualcosa di “pesante”. Anzi, per me è un dono. Ricordo che da bambina, quando i miei genitori mi raccontavano del mio arrivo in Italia, mi dicevano sempre che “mi avevano scelta”. E questa frase mi è rimasta nel cuore, perché mi ha fatto capire che l’amore non è questione di sangue, ma di scelta, di presenza e di cura quotidiana. Ricordo che da bambina dicevo spesso: “Io voglio fare qualcosa di grande, anche se parto da piccola”. Non sapevo ancora cosa, ma avevo già dentro quella voglia di costruirmi un futuro tutto mio. Oggi, guardando il percorso che sto facendo, mi rendo conto che quell’energia non mi ha mai abbandonata. Se c’è una cosa che vorrei trasmettere a chi mi segue, è proprio questa: non lasciare che le difficoltà ti definiscono. Possono rallentarti, sì, ma non devono mai fermarti. Con impegno, passione e un po’ di coraggio, ogni sogno può trovare la sua strada.”
Il mondo dei cavalli è centrale nella tua vita e nel tuo lavoro. Cosa significa per te essere un influencer in questo ambito e quali sono le soddisfazioni più grandi di questo percorso?
“Il mondo dei cavalli è davvero il cuore di tutto quello che faccio. Essere un influencer in questo ambito per me significa raccontare un universo fatto di rispetto, emozione e connessione autentica con l’animale. Non è solo condividere belle foto: è trasmettere la passione, la disciplina e la cura che ci sono dietro ogni momento con loro. La soddisfazione più grande è sapere che, attraverso i miei contenuti, molte persone si stanno riavvicinando all’equitazione o semplicemente imparano a vedere i cavalli sotto una luce diversa non come “strumenti sportivi”, ma come compagni di vita. Mi emoziona quando qualcuno mi scrive che ha deciso di iniziare a montare o di visitare una fiera equestre dopo aver visto i miei post. In quei momenti capisco che sto davvero lasciando un segno. E poi, ogni volta che riesco a unire estetica e autenticità, mostrando la bellezza di questo mondo senza filtri, sento di essere esattamente dove devo essere.”
I viaggi sono una delle tue grandi passioni. Qual è stata l’esperienza più emozionante o inaspettata che hai vissuto durante i tuoi spostamenti?
“Viaggiare per me è una delle cose più belle che esistano, perché ogni viaggio mi arricchisce e mi fa scoprire qualcosa di nuovo, non solo dei luoghi, ma anche di me stessa. Uno dei viaggi più emozionanti che ho vissuto è stato sicuramente in Marocco, a Nador. È stato un viaggio che porterò sempre nel cuore, perché mi ha regalato sensazioni uniche e panorami mozzafiato. Ho avuto la possibilità di esplorare la zona a cavallo, attraversando paesaggi incredibili: dal silenzio del lago, dove l’acqua rifletteva il cielo come uno specchio, fino alle montagne, che sembravano cambiare colore a ogni passo, e persino al mare, galoppando sulla spiaggia con il vento tra i capelli e le onde che lambivano gli zoccoli del cavallo. Sentire il ritmo del cavallo mentre il paesaggio cambiava così drasticamente è stata un’esperienza quasi meditativa, fatta di libertà e connessione profonda con la natura. Quel viaggio mi ha ricordato quanto amo scoprire il mondo attraverso l’equitazione, ogni luogo, visto da cavallo, racconta una storia diversa, più autentica e intima. È stato un momento che mi ha arricchita tantissimo, sia come persona che come creatrice di contenuti.”

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